SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA




Edizione restaurata da Cineteca di Bologna e CSC – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata
Il film sarà preceduto da: Pier Paolo Pasolini. L’intervista sotto l’albero di Gideon Bachmann (1975, durata 9’)
L’ultimo film di Pasolini, uscito postumo, fu definito dall’autore “un mistero medioevale”. Pasolini intendeva dire che ogni sequenza, ogni atto, ogni momento del film alludeva ad altro, proprio come nei Misteri medioevali ogni “quadro” rappresentato evoca altro, una storia sacra o profana. La grande complessità – e la violenza narrativa, quasi intollerabile – di Salò nascondono numerosi segreti, situazioni cifrate, allusioni, appunto, a ciò che Pasolini si rifiutava di raffigurare e mettere in scena direttamente: il presente, il degrado dell’Italia, ammorbata dalla televisione e dallo sviluppo senza progresso. Geniale “tradimento” di de Sade e audace dissimulazione storica (la Repubblica Sociale è solo un “cartone” metaforico), Salò aggredisce lo spettatore precipitandolo in un incubo senza pietà e senza vie di salvezza, dove i rituali di perversioni e violenze rimandano surrettiziamente al presente. Mostra aberrazioni perpetrate secondo un regolamento da collegio infernale, dove ogni etica è pervertita nel suo contrario. Vincitore del Leone per il Miglior Film Restaurato alla 72ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Il film è parte di “2015 Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna”: un progetto speciale del Comune di Bologna e della Fondazione Cineteca dedicato all’opera e alla figura intellettuale di Pier Paolo Pasolini, in occasione dei 40 anni dalla morte.
http://agenda.comune.bologna.it/cultura/piu-moderno-di-ogni-moderno



