Marta Bellu
Marta Bellu, coreografa, danzatrice e psicologa, si interessa a pratiche di consapevolezza ed espressione che coinvolgono il sistema mente-corpo in senso artistico, ecologico e sociale. La sua ricerca coreografica, in dialogo con la composizione musicale, esplora la relazione tra corpo, suono, luce, ambiente e paesaggio. Si occupa dal 2015 di danza inclusiva, in particolare con persone con disabilità intellettiva, all’interno del progetto Iniziali, realizzando nel 2021 lo spettacolo “I versi delle mani” sostenuto dal progetto ministeriale Rifrazioni, con la danzatrice con sindrome di Down Laura Lucioli, con cui condivide la conduzione del laboratorio inclusivo “Glitter” e nuovi progetti di ricerca coreografica inclusiva. Con il gruppo multidisciplinare Trifoglio, col musicista e biologo Donato Epiro e il light designer Andrea Sanson, realizza “Acquitrini” (2023), “Iride” (2023) e “Where else?” (2020). Dal 2019 è artista associata di Versiliadanza e nel 2021 è tra le fondatrici di A Corpo Vivo, con base a Cagliari, con cui realizza progetti e laboratori che intrecciano ecologia e pratica artistica. Dal 2013 collabora come interprete con la coreografa Cristina Kristal Rizzo; ha lavorato con Gruppo Nanou e nel 2020 con la coreografa svizzera Yasmine Hugonnet. Dal 2015 si occupa di formazione artistica nelle scuole con l’Associazione Fosca e dal 2020 con Tempo Reale. Attualmente, dopo aver concluso un Master in Neuroscienze e Pratiche contemplative, si dedica allo studio e alla pratica del Buddhismo tibetano all’Istituto Lama Tzong Khapa.