Ascanio Celestini
Ascanio Celestini è un attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo italiano. Dopo gli studi universitari in lettere con indirizzo antropologico, alla metà degli anni novanta si avvicina al teatro collaborando, in veste di attore, ad alcuni spettacoli del Teatro Agricolo O del Montevaso. In quel periodo entra in contatto con Gaetano Ventriglia con cui scrive il suo primo spettacolo, Cicoria, di cui è anche interprete e regista. Tra i suoi spettacoli ricordiamo: Tra i suoi spettacoli si ricordano: Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini (1998); la trilogia Baccalà, il racconto dell’acqua, Vita, morte e miracoli e Milleuno, la fine del mondo (1998-2000); Radio clandestina (2000); Fabbrica (2002); Scemo di guerra. Roma, 4 giugno 1944 (2004); La pecora nera. Elogio funebre del manicomio elettrico (2005); Live. Appunti per un film sulla lotta di classe (2006); Il razzismo è una brutta storia (2009); Pro patria (2012); Discorsi alla nazione (2013). Nel 2007 ha girato il documentario Parole sante, incentrato sul tema del lavoro precario, e contemporaneamente è uscito con lo stesso titolo il suo primo album di canzoni; è del 2010 il suo primo lungometraggio, La pecora nera, tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, racconto sull’esperienza dei manicomi e sull’alienazione dell’odierna società dei consumi, cui ha fatto seguito nel 2015 la pellicola cinematografica Viva la sposa. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano Io cammino in fila indiana (2011), Pro patria (2012), Un anarchico in corsia d’emergenza (con M.L. Gargiulo, 2015), Barzellette (2019) e I parassiti. Tre vite ai tempi del contagio (2021).
Ha vinto il Premio UBU 2002 e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Nel 2004 vince il Premio Gassman miglior giovane talento, il Premio Fescennino d’oro, il Premio Vittorio Mezzogiorno, il Premio Oddone Cappelino e il Premio Hystrio alla drammaturgia. Nel 2005 vince il Premio Fiesole Narrativa Under 40, il Premio Bagutta e il Premio Ubu. Nel 2006 vince il Premio Flaiano sezione teatro e il Premio Città del Diario, assegnato dall’ Archivio Diaristico Nazionale. Nel 2009 vince il Premio Volponi e nel 2014 vince il Premio Vittorio De Sica.
Ha vinto il Premio UBU 2002 e il premio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Nel 2004 vince il Premio Gassman miglior giovane talento, il Premio Fescennino d’oro, il Premio Vittorio Mezzogiorno, il Premio Oddone Cappelino e il Premio Hystrio alla drammaturgia. Nel 2005 vince il Premio Fiesole Narrativa Under 40, il Premio Bagutta e il Premio Ubu. Nel 2006 vince il Premio Flaiano sezione teatro e il Premio Città del Diario, assegnato dall’ Archivio Diaristico Nazionale. Nel 2009 vince il Premio Volponi e nel 2014 vince il Premio Vittorio De Sica.