Chiara Frigo

Chiara Frigo, coreografa e performer, cofondatrice di Zebra Cultural Zoo, ha sviluppato il suo interesse artistico nel campo della danza e delle arti performative. Laureata in biologia molecolare, nel 2006 la sua prima creazione Corpo in DoppiaElica si aggiudica il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures di Belgrado. Con il suo assolo Takeya ha ottenuto i primi riconoscimenti a livello italiano e internazionale e Dance Europe l’ha definita uno dei talenti più promettenti d’Europa. Questo lavoro è stato premiato con il premio GD’A Veneto ed è stato selezionato sia da Anticorpi XL che da Aerowaves dance network. Dal 2009 prende parte a progetti internazionali collaborando con SNDO di Amsterdam, Dance Center di Vancouver, The Place di Londra, Dansateliers di Rotterdam, Dansescenen di Copenhagen e Paso a 2-Certamen Coreográfico de Madrid di Madrid. Nel 2010 inizia a collaborare con il centro coreografico Circuit Est di Montreal, dove da allora è ospite per residenze di produzione. Suite-Hope ha vinto il Residences 2011 de La Caldera (Barcellona) ed è stata scelta per rappresentare l’Italia all’Edinburgh Fringe Festival del 2012.
Il desiderio di raggiungere un nuovo pubblico e coinvolgere le comunità locali l’ha portata a creare Ballroom, un progetto per adolescenti che è stato presentato in Islanda, nei Paesi Bassi, oltre che in numerosi festival italiani. Nel 2017 crea una coreografia per il Balletto di Roma, Stormy, ispirata al tema delle migrazioni. Il suo pezzo Himalaya ha segnato l’inizio di una ricerca attorno ai temi legati alla spiritualità nelle arti ed è stato selezionato dal bando Acasa/Scenario Pubblico (Catania). “Himalaya_drumming”, presentato in anteprima al Cinar Off di Montreal e al Centro Nave di Santiago del Cile, fa parte di un ciclo di performance ispirate ai quattro elementi che si è completato nel 2022: “Post” (pezzo solista), “Fight or Flight” (a spettacolo per sei interpreti/musicisti) e “Deep End” (progetto di videoarte).
Attualmente è coinvolta in Blackbird, un progetto comunitario ispirato all’arte come forma di attivismo e creazione collettiva.
Cura progetti di video arte, progetti di design ed è impegnata in collaborazioni teatrali.

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