Daniel Hellmann
Daniel Hellmann, alias Soya the Cow, nato a Zurigo nel 1985 è cantante, ballerino, artista teatrale e performer multidisciplinare svizzero. Dopo studi di filosofia a Zurigo, si è diplomato a Losanna in canto classico (basso-baritono), cui è seguita una brillante carriera operistica durata un ventennio. In seguito, dal 2012, ha scelto di diventare un performer teatrale; in questa nuova fase hanno visto la luce numerosi lavori, spesso premiati. Hellmann concepisce la sua attività artistica come una forma di attivismo interdisciplinare. I suoi progetti tematizzano criticamente le regole sociali e i rapporti di forza nella sfera della sessualità e nei campi dei diritti delle persone e degli animali.
Tra le sue performance interattive si segnalano “Full Service” (2014) con centinaia di rappresentazioni in tutto il mondo e la perfomance in solitaria “Traumboy” (2015) dedicata al lavoro sessuale maschile (scelto per la Sélection Suisse di Avignone e per la Swiss Selection di Edimburgo). Nel 2019 crea insieme a Anne Welenc il corrispettivo femminile “Traumgirl”, la terza produzione sul tema dei lavoratori del sesso che ha debuttato nell’agosto 2019 nel celebre Edinburgh Festival Fringe. Dal 2017 si occupa in modo crescente dei rapporti tra gli uomini e gli animali. Per la performance musico-teatrale, “Requiem for a piece of meat“ (2017) ha ottenuto il June Johnson Dance Prize ed è stato invitato ai Swiss Dance Days 2019. Con il suo Alter Ego, “Soya The Cow”, una sorta di mucca “drag queen” sessuofila, femminista e vegana, ha creato il One-Cow-Show “Dear Human Animals” (2020) e l’album musicale “Purple Grass” (2021). Nel 2022 ha attraversato in lungo e in largo gli Stati Uniti nelle vesti di “Soya the Cow”, con la rappresentazione in solitaria di “Planet Moo”, nonché performances varie e attività militanti. Come “Soya the (House) Cow” ha instaurato una stretta collaborazione con il Tanzhaus di Zurigo. Nel 2023 è stato designato Artista associato dal Schweizer Theatertreffen, dove ha presentato un itinerario artistico “Try Walking in My Hooves” successivamente riproposto ad Amsterdam, Newcastle, Parigi, Ginevra, Zurigo, San Francisco, Hong Kong e in molte altre città. Accanto a questi lavori individuali ha creato nel 2014, con Ursina Greuel e Samuel Fried, il pezzo “Nach Lampedusa – Wandererfantasien” sulla situazione dei migranti in Svizzera e nel 2019, insieme a Layton Lachman e Anne Welenc, la performance “All In” dedicata alle relazioni amorose a tre. Negli anni 2018-20121 ha diretto la sezione “arti dello spettacolo” della “Fête du Slip. Gender and Sexualities Festival” di Losanna.
Tra le sue performance interattive si segnalano “Full Service” (2014) con centinaia di rappresentazioni in tutto il mondo e la perfomance in solitaria “Traumboy” (2015) dedicata al lavoro sessuale maschile (scelto per la Sélection Suisse di Avignone e per la Swiss Selection di Edimburgo). Nel 2019 crea insieme a Anne Welenc il corrispettivo femminile “Traumgirl”, la terza produzione sul tema dei lavoratori del sesso che ha debuttato nell’agosto 2019 nel celebre Edinburgh Festival Fringe. Dal 2017 si occupa in modo crescente dei rapporti tra gli uomini e gli animali. Per la performance musico-teatrale, “Requiem for a piece of meat“ (2017) ha ottenuto il June Johnson Dance Prize ed è stato invitato ai Swiss Dance Days 2019. Con il suo Alter Ego, “Soya The Cow”, una sorta di mucca “drag queen” sessuofila, femminista e vegana, ha creato il One-Cow-Show “Dear Human Animals” (2020) e l’album musicale “Purple Grass” (2021). Nel 2022 ha attraversato in lungo e in largo gli Stati Uniti nelle vesti di “Soya the Cow”, con la rappresentazione in solitaria di “Planet Moo”, nonché performances varie e attività militanti. Come “Soya the (House) Cow” ha instaurato una stretta collaborazione con il Tanzhaus di Zurigo. Nel 2023 è stato designato Artista associato dal Schweizer Theatertreffen, dove ha presentato un itinerario artistico “Try Walking in My Hooves” successivamente riproposto ad Amsterdam, Newcastle, Parigi, Ginevra, Zurigo, San Francisco, Hong Kong e in molte altre città. Accanto a questi lavori individuali ha creato nel 2014, con Ursina Greuel e Samuel Fried, il pezzo “Nach Lampedusa – Wandererfantasien” sulla situazione dei migranti in Svizzera e nel 2019, insieme a Layton Lachman e Anne Welenc, la performance “All In” dedicata alle relazioni amorose a tre. Negli anni 2018-20121 ha diretto la sezione “arti dello spettacolo” della “Fête du Slip. Gender and Sexualities Festival” di Losanna.