Mariangela Gualtieri

Mariangela Gualtieri si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dando attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo.  Gualtieri  scopre la sua vocazione poetica e drammaturgica soltanto dopo i primi tempi in cui prende parte agli spettacoli come attrice per il Teatro Valdoca. In  Atlante dei misteri dolorosi (1986) l’elemento verbale si palesa tramite i versi poetici di Paul Celan, Eschilo e Milo De Angelis. Proprio l’incontro dal vivo con quest’ultimo fa nascere all’interno della Valdoca una Scuola di Poesia attraverso la quale la Gualtieri ha l’occasione non solo di confrontarsi con alcune delle più importanti voci poetiche di quel periodo, quali Fortini, Luzi, Bigongiari, Loi, Rosselli e Merini, ma anche di sperimentare la scrittura poetica.
Con i tre atti di Antenata (1991-1993), infatti, Gualtieri firma la sua prima drammaturgia poetica, nata dal ‘vivo delle prove’ e stimolata dalla regia di Ronconi, il quale avverte la necessità di far entrare il suono del verso poetico all’interno del ‘gioco di forze’ che si crea nella scena teatrale tra le luci, lo spazio modificato dalla scenografia e i corpi degli attori e dei danzatori che lo attraversano. Da questo momento in poi, la Gualtieri scriverà ‘a ridosso della scena’ tutte le drammaturgie poetiche delle successive produzioni, cominciando a lavorare, inoltre, sul fondamentale rapporto tra il verso poetico e la sua inscindibile oralità, alimentata da un attento e consapevole uso del microfono.
Ossicine (1994), Fuoco centrale (1995), Parsifal (1999), Paesaggio con fratello rotto (2004), Caino (2011) e l’ultimo Giuramenti (2017) sono solo alcuni degli spettacoli che hanno segnato la ormai nota e riconoscibile cifra creativa di Valdoca, in cui la parola poetica, risuonando con gli altri codici scenici, rinnova la potenza originaria della lingua in cui tutti gli elementi tornano a vibrare e a far vibrare la comunità degli attori e degli spettatori coinvolti.

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