MOTUS

Nel 1991 nasce Motus, compagnia nomade e indipendente, in costante movimento tra Paesi, momenti storici e discipline. Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, animat* dalla necessità di confrontarsi con temi, conflitti e ferite dell’attualità, fondono scenicamente arte e impegno. Il gruppo, esploso negli anni Novanta con spettacoli di grande impatto emotivo e fisico, ha saputo e sa prevedere e raccontare alcune tra le più aspre contraddizioni del presente, ha attraversato e creato tendenze sceniche ipercontemporanee, interpretando autori come Beckett, DeLillo, Genet, Fassbinder, Rilke o l’amato Pasolini, per approdare a una Tempesta shakesperiana, interpolata da Aimé Césaire, capace di evocare la tragedia che può essere la migrazione e di creare instant community in tutto il mondo. I temi del confine – fisico, geografico, mentale – e della libertà di attraversarlo, rimangono centrali anche nei lavori più recenti, come l’acclamato MDLSX o la co-produzione italo-newyorkese Panorama. Dopo la radicale rilettura di Antigone alla luce della crisi greca, continua lo scavo fra le più scomode figure femminili del tragico con Tutto Brucia e le due costole performative You Were Nothing but Wind e Of The Nightingale I Envy The Fate (Dell’Usignolo invidio la sorte), che pongono la questione fortemente politica di quali siano i corpi degni di lutto. L’ultima produzione, Frankenstein (a love story),  prima parte del dittico progettuale che prende il nome dal celebre romanzo di Mary Shelley, intreccia l’inquieta, complessa e spesso dolorosa biografia dell’autrice, ai recenti gender studies, alla filosofia postumana, e alle teorie dell’interspecismo.
 Il lavoro artistico della compagnia è attraversato da un intenso programma formativo di incontri pubblici, lezioni e masterclass presso atenei italiani e stranieri: dall’università IUAV di Venezia, a La Manufacture – Haute école de théâtre de la Suisse Romande di Losanna, al Master DAS Theatre dell’Academy of Theatre and Dance di Amsterdam e alla Berner Fachhochschule – Accademia delle arti di Berna.
Hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui tre premi UBU e prestigiosi premi speciali per il loro lavoro.
Artist* liber*, portano i loro spettacoli nel mondo: da Under the Radar (NYC) a TransAmériques e PuSh Festival (Canada), da Santiago a Mil (Cile) al Fiba Festival (Buenos Aires), da Adelaide Festival (Australia) a MITsp (Brasile), da Taipei Arts Festival (Taiwan) a Hong Kong International Black Box Festival, oltre che in tutta Europa.
 Nel 2010 Enrico Casagrande, a rappresentanza di tutto il gruppo, è direttore artistico della 40a edizione del Santarcangelo Festival, che nel 2020 invita nuovamente la compagnia alla Direzione Artistica del Festival, per un’edizione straordinaria celebrativa del suo 50° anniversario.  Nel 2023 curano Supernova, prima sperimentazione della rassegna di arte performativa contemporanea a Rimini creata in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri e il Comune di Rimini.

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