Paolo Poli
Paolo Poli (1926-2016) è stato un attore, cantante, regista e autore italiano. Dotato di una cifra stilistica molto personale, è il rappresentante di un teatro al contempo graffiante e lieve, raffinato e dissacrante, che prende le mosse dall’operetta, dalla rivista, dal vaudeville, dall’avanspettacolo e dal varietà ma che è, tuttavia, difficilmente inquadrabile in definizioni di genere e contenuto. Entra giovanissimo nella Compagnia dell’Alberello, che vanta tra i suoi membri anche Ferruccio Soleri. Si trasferisce poi a Roma, dove lavora come attore cinematografico e di fotoromanzi. Segue lezioni all’Accademia d’Arte Drammatica, continua a recitare e frequenta l’università, laureandosi a pieni voti nel 1959 con una tesi su Henry Becque; per un anno insegna letteratura francese in un liceo. Nel 1958, Aldo Trionfo lo chiama a far parte della compagnia genovese La borsa di Arlecchino che abbandonerà nel 1960 per proseguire la carriera autonomamente.
Inizia a lavorare in televisione, accrescendo la sua notorietà, e nel 1961 presenta Canzonissima con Sandra Mondaini. Esordisce nel ruolo di capocomico a Milano con lo spettacolo Il novellino (1960). Del 1962 è Il diavolo, montaggio di brani di vari autori in cui Poli inserisce delle canzoni cattoliche; si guadagna così la fama di profanatore per il pubblico più conservatore. Nel 1963 mette in scena Paolo Paoli, un testo di Arhur Adamov, con cui ottiene un grande successo di pubblico e critica e il plauso dello stesso autore.
Inizia a lavorare in televisione, accrescendo la sua notorietà, e nel 1961 presenta Canzonissima con Sandra Mondaini. Esordisce nel ruolo di capocomico a Milano con lo spettacolo Il novellino (1960). Del 1962 è Il diavolo, montaggio di brani di vari autori in cui Poli inserisce delle canzoni cattoliche; si guadagna così la fama di profanatore per il pubblico più conservatore. Nel 1963 mette in scena Paolo Paoli, un testo di Arhur Adamov, con cui ottiene un grande successo di pubblico e critica e il plauso dello stesso autore.