Stefania Tansini

Stefania Tansini nasce nel 1991 a Ponte dell’Olio (Pc). Dopo gli studi di ginnastica artistica e di danza classica, nel 2014 si diploma come danzatrice presso la Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi, sotto la direzione didattica di Marinella Guatterini. Di fondamentale importanza sono gli incontri con Enzo Cosimi, Dominique Dupuy, Cesc Gelabert, Jonah Bokaer, Maria Consagra. Nel 2014 prende parte allo spettacolo di Dario Fo e Franca Rame Storia di Q e inizia a lavorare come danzatrice in tutte le produzioni di Simona Bertozzi tra cui Animali senza favola (2014)e And It Burns Burns Burns (spettacolo finalista del Premio UBU Danza 2017). Nel 2016 collabora con Luca Veggetti per gli spettacoli Non essere, una tentazione (2017), Quarto personaggio (2018), L’inferno dello sguardo (2019), Infinito Nero (2021). Si confronta con alcune esperienze di video-danza e nel 2017 viene chiamata da Romeo Castellucci per prendere parte alla nuova produzione Democracy in America e nel 2018 al Flauto Magico, opera lirica con la regia di Castellucci e le coreografie di Cindy Van Acker.
Nel 2020 grazie al progetto Crisol collabora con il coreografo Jayachandram Palazhy e i danzatori indiani dell’Attakkalari Centre for Movement Arts. Nel 2020 inizia a lavorare con i Motus, nella produzione Tutto Brucia e nel solo Of the nightingale I envy the fate. Nel 2021 è invitata a partecipare all’incontro “Cellule d’Essai” per giovani coreografi europei, alla Maison de la Danse di Lione, per “meditare sulla natura del lavoro del danzatore e sui suoi processi”. Nel 2022 prende parte alla performance Body Farm di Silvia Rampelli. Vince il Premio Rete e Critica per La Grazia del terribile nel 2021 e il premio Ubu miglior attrice/performer under 35 nel 2022.

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