Giorgia Ohanesian Nardin

Giorgia Nardin si definisce artista meticcia queer italo-Armena che pratica nei campi della danza e delle arti performative. Con un background in studi classici e un BA in arti performative presso la Northern School of Contemporary Dance, inizia a lavorare come autrice nel 2010 in collaborazione con Marco D’agostin e Francesca Foscarini, assieme ai quali fonda l’Associazione VAN. Il suo primo solo, Dolly, che tratta le molteplici icone legate al corpo femminile, è vincitore di numerosi riconoscimenti e viene presentato in molti contesti italiani ed europei (Edinburgh Fringe, Interplay Torino, Festival Mess Sarajevo). È inoltre la prima artista italiana a diventare coreografa residente presso il K3 – Zentrum fur Choreographie Hamburg (Kampnagel) per l’anno 2015/16, all’interno del quale crea Season. Nel 2016 è una delle artiste invitate dal CSC Centro per la Scena Contemporanea, assieme a Yasmeen Godder, Yoko Higashino, Melanie Demers, a comporre un lavoro ispirato allo Stabat Mater. La creazione vede protagoniste sei perfomer del gruppo Dance Well – Dance Research for Parkinson. Dal 2016 lavora come performer per la compagnia Igor&Moreno e dal 2018 è interprete e assistente al movimento per la compagnia Anagoor (Leone d’Argento Biennale di Venezia 2018). Parallelamente al proprio lavoro coreografico, è docente associata al Balletto di Roma e nel 2017 è artista associata alla compagnia del Balletto di Roma, per la quale crea una versione de L’apres midi d’un faune, presentato all’interno del trittico Bolero Trip-tic assieme al lavoro di Francesca Pennini e Chiara Frigo. Minor Place, il suo ultimo lavoro, è una performance partecipativa che parte dalla lettura di Calibano e la Strega. Le donne, il corpo e l’accumulazione originaria di Silvia Federici. Giorgia tiene periodicamente Pleasure Body, workshop celebrativo per identità queer, trans, non-binarie, ambigue e dissidenti.
Giorgia partecipa e ha partecipato a numerosi progetti europei, tra cui: Choreoroam Europe, Performing Gender, B Project (che l’ha condotta a danzare alla National Gallery di Londra), Performing Gender, Pivot Dance e Kiseki – Trajectories.
Il lavoro di Giorgia è prodotto e sostenuto da: Associazione Culturale VAN, CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Gender Bender Bologna, La Briqueterie – Centre de développement chorégraphique du Val de Marne (Paris), K3 Zentrum fur Choreographie – Tanzplan Hamburg, The Place (London), Nederlandse Dansdagen, Saison Foundation Tokyo, AtelierSi Bologna, Milano Mediterranea ميلانو المتوسّطيةّ .

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