ph Margherita Caprilli
Pubblicato il31 Ott 2025
Aggiornamenti

Inaugurazione Gender Bender 2025

Il discorso inaugurale del direttore artistico Mauro Meneghelli

Gender Bender è una storia collettiva, Gender Bender è una visione collettiva.
Il progetto da sempre trae energia da molteplici esperienze e punti di vista, e attraversa tanti corpi, che danzano, immaginano, prendono parola. Corpi che si incontrano e stanno insieme per dirigersi verso un obiettivo comune.

La parola chiave scelta per questa edizione è Rischio, e stare insieme richiede di assumersi il rischio, a mio parere bellissimo, di avvicinarsi, guardarsi, crescere insieme.
E per correre dei rischi serve coraggio, lo stesso coraggio delle persone che abbiamo incontrato numerosissime nelle strade e nelle piazze in queste settimane per dimostrare la propria solidarietà al popolo palestinese.

Questo coraggio ce lo insegna anche la storia del Cassero, che di Gender Bender è casa.
La città di Bologna è casa per tante di noi, e Bologna continua ad avere bisogno di case: case per chi non ce l’ha e per chi non se la può permettere, e anche case per la cultura e per l’arte, in cui stimolare la ricerca e favorire l’incontro tra artiste e comunità, di cui sentiamo forte il desiderio e il bisogno.

Gender Bender è una casa aperta, per chi la frequenta nei giorni di festival e per chi tutto l’anno immagina e lavora all’edizione successiva e ai progetti speciali che realizziamo nel corso dell’anno.
Questa casa è stata costruita da tante mani, ma nello specifico desidero ringraziare dal cuore chi ha posto le fondamenta, costruito il primo e il secondo piano, curato il giardino, arredato il soggiorno. Grazie Daniele e grazie Andrea!
Altrettanto importante per me ringraziare tutta la squadra del festival che invito a raggiungerci qui sul palco: un gruppo di persone strepitoso, appassionato, creativo. Questa edizione di Gender Bender non sarebbe stata possibile senza ciascuna di queste persone.

Vorremmo inoltre davvero ringraziare tutte quelle persone e organizzazioni che con grande generosità aiutano Gender Bender a essere quello che è: Il Cassero, il Comune di Bologna, la Regione Emilia-Romagna, il Ministero della Cultura, Palazzo Bentivoglio, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0, Idros, i tantissimi partner che trovate sulla quarta di copertina del programma e, soprattutto, le volontarie e i volontari, gli artisti e le artiste e il nostro amato pubblico.

È venuto il momento di festeggiare, quindi brindiamo insieme e buon festival a tutte!

Mauro Meneghelli

ph Margherita Caprilli
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