Teatro Arcobaleno

Spettacoli per l’infanzia e l’adolescenza

Teatro Arcobaleno è un progetto in rete che dal 2014 utilizza i linguaggi delle arti performative per un’educazione alle differenze. Offre ogni anno spettacoli di teatro e di danza, laboratori e workshop a infanzia e adolescenza, a insegnanti, famiglie, studenti universitari, educatori, educatrici, operatori e operatrici sociali. Vuole dare un contributo alla costruzione di una società più ricca e accogliente sotto il profilo umano, sociale e culturale, in cui le differenze, legate in particolare alle identità di genere e di orientamento sessuale, siano portatrici di un valore per tutti e tutte.

Progetto in rete

In che cosa consiste il progetto?

Teatro Arcobaleno è un progetto rivolto ai bambini, alle loro famiglie, a insegnanti e studenti universitari. Utilizza il linguaggio teatrale per promuovere il rispetto delle differenze, viste come portatrici di ricchezza culturale. È un percorso formativo per insegnanti, educatrici ed educatori e volontari di Associazioni, oltre che una proposta univerisitaria di tipo laboratoriale per chi studia Scienze della Formazione all’Università di Bologna.

Nel 2018 Teatro Arcobaleno ha vinto il Premio Eolo come Miglior progetto dell’Anno del Teatro Ragazzi italiano.

Matteo Chiura

I Partner del Progetto

Il progetto Teatro Arcobaleno è un progetto di Gender Bender Festival e Cassero LGBTI+ Center in partnership con: La Baracca – Teatro Testoni Ragazzi, ATER – Associazione Teatrale Emilia Romagna, Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno, Comune di Casalecchio di Reno, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, ITC Teatri di San Lazzaro, Compagnia del Teatro dell’Argine, CSGE – Centro Studi sul Genere e l’Educazione del Dipartimento di Scienze dell’Educazione Giovanni Maria Bertin dell’Università di Bologna, LInFA (Luogo per l’Infanzia, le Famiglie, l’Adolescenza), Istituzione Casalecchio delle Culture, Commissione Pari Opportunità Mosaico – ASC InSieme. È sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Bologna con il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna e di Unicef – Comitato Regionale Emilia-Romagna.

Scopri gli altri progetti speciali

Fuoco Fauno

Fuoco Fauno

Fuoco Fauno è un progetto speciale realizzato in rete da Gender Bender, Fondazione Piemonte dal Vivo / Lavanderia a Vapore, Teatro Stabile dell’Umbria che esplora e rimette in scena la figura del FAUNO nella danza, a partire dalla sua prima apparizione nel 1912 con l’Après-midi d’un faune di Vaclav Nižinskij. Oggi il Fauno è ancora un serbatoio inesauribile di immaginari per interrogare il nostro presente: dalle questioni identitarie e di genere al rapporto tra umano e animale, dalla relazione con la natura e l’ambiente – che con urgenza siamo chiamati a rinegoziare – allo scambio possibile tra repertorio classico e sperimentazione di nuovi linguaggi artistici.

Portici Festival – Heritage meets Creativity

Portici Festival – Heritage meets Creativity

Nel 2023 Gender Bender ha portato a Bologna la compagnia internazionale Igor x Moreno, il coreografo italiano Daniele Ninarello e la coreografa olandese/tedesca Patricia Carolin Mai per la produzione di tre spettacoli di danza. I lavori sono stati frutto di un processo laboratoriale di co-creazione orizzontale con tre gruppi di persone del territorio bolognese di ogni età, con e senza esperienza di danza.

Crisol

Crisol

5 dance-artist provenienti da 4 Paesi (Italia, Macao/Taipei, Kuala Lumpur, Singapore) lavorano insieme attorno ai temi di genere con i linguaggi della danza contemporanea, condividendo la propria ricerca e, allo stesso tempo, contestualizzandola all’interno della loro formazione personale e del loro ambiente culturale. l progetto prevede sessioni di lavoro e scambio tra i dance artist nei diversi Paesi partner. La prima tappa del progetto è a Bologna in occasione della ventesima edizione di Gender Bender.

Performing Gender – Dancing in your shoes

Performing Gender – Dancing in your shoes

Performing Gender crede fermamente che il genere, la sessualità e le identità LGBTQ+ possano essere esplorate attraverso il linguaggio della danza e l’impegno locale della comunità. La terza edizione del progetto europeo ha coinvolto 225 persone delle rispettive comunità locali in un processo orizzontale di formazione e produzione artistica per mettere in primo piano le voci marginali delle comunità di riferimento. Con un’ottica intersezionale si è voluto dare risalto a temi come diseguaglianza, etnia, classe, disabilità, ambiente ed economia.  

Swans Never Die

Swans Never Die

Swans Never Die è il progetto che invita 10 giovani coreografi e coreografe a rileggere in chiave contemporanea il repertorio classico de La morte del cigno, coreografato in origine da Michel Fokine per Anna Pavlova nel 1905 e considerato un pezzo fondamentale della storia della danza del XX secolo.