DI-SCORDARE. Ricerche artistiche sulle eredità del fascismo in Italia
Presentazione del libro di Viviana Gravano in conversazione con Salvo Lombardo
Il fascismo, e Mussolini in persona, hanno saputo utilizzare la cultura come uno strumento straordinario di consenso per costruire immaginari che potessero durare nel tempo, persino dopo la caduta del regime. In Italia le tracce del fascismo sono pervasive, e sono più o meno palesemente presenti su tutto il territorio nazionale. Per comprendere e non dimenticare questi segni della storia, il libro affronta prima i processi di rimozione e revisionismo, in particolare nel contesto delle arti, per poi proporre una attenta analisi dei lavori di artiste/i che dagli anni Ottanta in poi si sono prese/i carico di rileggere quelle tracce, di decodificarne i significati e di farne una critica aperta, politica e concettuale.
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Ingresso libero e gratuito
Accessibilità
Viviana Gravano è curatrice e docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Milano. È socia fondatrice di Attitudes_Spazio alle arti a Bologna e di Roots_Routes_Research on visual culture. Ha pubblicato (con Giulia Grechi) Presente imperfetto. Eredità coloniali e immaginari razziali contemporanei (Mimesis, 2016), Paesaggi attivi. Saggio contro la contemplazione (Mimesis, 2012), Food Show. Expo. 2015. Una scommessa interculturale persa (Mimesis, 2016).