Elisabeth gets her way
Uno spettacolo di Jan Martens
(Belgio, 70′)
Prima Nazionale
Un poliedrico ritratto danzato di Elisabeth Chojnacka, eclettica clavicembalista polacca capace di fondere nel suo repertorio musica classica e d’avanguardia, in ascolto e connessione coi cambiamenti culturali e sociali del secondo Novecento. In questo solo Jan Martens spazia tra stili e generi diversi seguendo il ritmo di quattro partiture interpretate dalla musicista nel corso della sua carriera, intervallate da interviste e immagini di repertorio sullo sfondo. Come un clavicembalo, il corpo del coreografo è plasmato e trasfigurato – nella forma e nel genere – dagli stimoli sonori, restituendo una performance-tributo sfaccettata e multiforme.
I brani musicali utilizzati nello spettacolo sono quattro:
* Tango For Tim di Michael Nyman. 1994.
* Phrygian Tucket di Stephen Montague. 1995.
* Continuum di György Ligeti. 1968.
* Uppon La Mi Ré di Anonimo. XVI secolo.
Alla replica del 18/09 segue conversazione con l’artista in dialogo con Rossella Mazzaglia
Lo spettacolo contiene scene di nudo integrale
Date per questo evento:
I biglietti
I biglietti si possono acquistare:
1) Online: tramite la piattaforma DICE (al costo del biglietto verrà aggiunta una commissione per l’acquisto in prevendita).
2)Presso la biglietteria allestita nel luogo dell’evento da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Gli abbonamenti DANZA vanno prenotati tramite mail.
Per info biglietti e abbonamenti: biglietteria@genderbender.it
Jan Martens è un coreografo, performer e danzatore belga. Ha studiato alla Fontys Dansacademie di Tilburg e ha completato il programma di danza presso l’Artesis Royal Conservatory di Anversa nel 2006. Il lavoro di Martens è alimentato dalla convinzione che ogni corpo possa comunicare e abbia qualcosa da dire. Con ogni nuovo lavoro cerca di ridisegnare il rapporto tra pubblico e performer.
Rossella Mazzaglia insegna Discipline dello Spettacolo all’Università di Bologna. Si è occupata di danza contemporanea, performance nei contesti urbani e teatro sociale. Tra le sue pubblicazioni, sulla danza, si ricordano le monografie Virgilio Sieni. Archeologia di un pensiero coreografico; Danza e Spazio. Le metamorfosi dell’esperienza artistica contemporanea; Judson Dance Theater. Danza e controcultura nell’America degli anni Sessanta; (con Adriana Polveroni), Trisha Brown. L’invenzione dello spazio, Trisha Brown.